Consigli per prendersi cura della gatta incinta

Quando parliamo di gravidanza, che si tratta di esseri umani o animali, parliamo di un momento delicato per il quale è necessario prestare più cura del solito. Se la tua gattina ha la pancia gonfia, a forma di rombo, molto probabilmente è in dolce attesa. 

In questo articolo vedremo come prenderti cura di una gatta incinta da prima a dopo il parto. Ti spiegheremo alcuni dei suoi comportamenti e tanti consigli per garantire a lei e ai suoi piccoli tutte le cure di cui ha bisogno.

Cure prima della nascita

Iniziamo dicendo che una gatta in dolce attesa non ha bisogno né del tuo aiuto né del tuo intervento, se non in casi estremi. Tutto ciò che devi fare è fornirle del cibo ipercalorico e ad alto contenuto proteico per supportare lo sviluppo di feti sani. Tale regime alimentare va mantenuto fino allo svezzamento. Nota che, verso la fine della gravidanza, mamma gatto tenderà a mangiare di meno a causa della presenza dei feti nell’addome.

Una gatta sana non ha bisogno di un veterinario per partorire, tuttavia una visita è sempre consigliata. Il veterinario valuterà se è il caso di effettuare dei vaccini oppure se ha bisogno di un trattamento antiparassitario. Una visita veterinaria può aiutare a stabilire anche quando avverrà il parto e sventa il rischio di gravidanze isteriche o altre complicazioni.

Poco prima del parto

Pochi giorni prima del parto, mamma gatta cercherà un luogo sicuro, tranquillo e riparato dove mettere al mondo i suoi piccoli. Fosse per lei, il tuo armadio sarebbe perfetto. Se vuoi evitare che scelga luoghi inopportuni, prepara diverse cucce in luoghi tranquilli in modo che possa sceglierne una. Prediligi una stanza poco frequentata, un ripostiglio, un sottoscala o un bagno secondario. Bada bene che non ci siano correnti d’aria o altri elementi di disturbo per i piccoli.

Travaglio e parto

Poche ore prima del travaglio, la gatta tenderà a digiunare e si mostrerà piuttosto nervosa. Potrebbe manifestare comportamenti strani, come grattare vicino al nido che ha scelto per partorire. Inizieranno le contrazioni, ma nella prima fase non saranno così visibili.

Nella seconda fase del travaglio, la gatta sarà particolarmente nervosa. Potrebbe ansimare o soffiare. Dopo la rottura delle acque, il primo gattino impiegherà dai 20 ai 30 minuti prima di uscire. Gli altri gattini nasceranno dopo almeno mezz’ora. Sarà la madre a occuparsi di pulirli e di mangiare la placenta. Non preoccupatevi dello sporco: mamma gatta ripulirà perfettamente il nido, facendolo tornare come nuovo.

È importante non intervenire mai nelle varie fasi del parto. Mamma gatta sa cosa fare e un vostro intervento potrebbe essere addirittura dannoso. Limitatevi a monitorare il processo: solo in caso di evidenti complicazioni porterete la madre e i piccoli nati dal veterinario. 

Attenzione: può accadere che i gattini nella pancia della mamma non escano tutti quanti lo stesso giorno. Le cause possono essere delle complicazioni, ma può trattarsi anche di cuccioli concepiti in giorni diversi, magari da due padri differenti.

Se sono passate delle ore dal primo cucciolo e sospettate che la gatta abbia ancora dei piccoli in grembo, portatela dal veterinario. Sarà lui a stabilire se è il caso di intervenire o meno.

Dopo il parto, può accadere che mamma gatta rifiuti i piccoli malati. Questi non sopravvivranno e lei preferisce nutrire i piccoli destinati a sopravvivere. 

Se accade, non costringete la madre a riprendere il piccolo: le provochereste solo dello stress inutile. Potete magari provare a salvare il piccolo, ma ci sarà ben poco da fare. Bisogna accettare la natura, anche quando appare cinica.

Può anche accadere che una madre non abbia istinto materno e non si prenda cura dei piccoli o, ancor peggio, li uccida. In questo caso potreste cercare una balia e rivolgervi al veterinario.

Contatto con i gattini appena nati: cosa evitare

Durante le prime due settimane dovete resistere dalla tentazione di toccare i gattini, se non per motivi validi e con dei guanti. Potreste, infatti, lasciare il vostro odore su di loro, portando la madre a rifiutarli. Tenete lontani i bambini (o insegnate loro a essere rispettosi). Attenti ai cani, a meno che non siano molto sensibili e ben disposti. 

E se c’è il papà? Lui potrebbe mostrarsi davvero premuroso con la madre dei suoi piccoli. Potrebbe farle compagnia nella cuccia, coccolarla, stimolarle la pancia prima del parto e riempirla di attenzioni. Questo è molto dolce, ma i gattini appena nati sono molto delicati e movimenti troppo bruschi nella cuccia possono essere pericolosi. Vedete come si comporta il gatto. Alcuni hanno un grande istinto genitoriale, al punto da “farsi allattare”. È raro che un maschio uccida i piccoli, ma non escludete a priori questa possibilità.

Giorni successivi al parto

Più passano i giorni, più i gattini diventeranno grandi e forti, ma la madre continuerà a essere apprensiva. Non spostate i gattini, non prendeteli in mano e non manipolateli. Piuttosto, preparate per mamma gatta una seconda cuccia, nell’angolo più buio che potete. Qui, lei sposterà i piccoli quando apriranno gli occhi, per proteggerli dalla luce eccessiva. 

A partire dalle due settimane, comincerà lo svezzamento e potrete offrire ai mici acqua (in ciotole basse) e cibo umido per gattini. Loro diventeranno sempre più vivaci e curiosi e potete incominciare a farli socializzare con altre persone o animali. Durante questa fase cominceranno anche a imparare dalla mamma, per imitazione, come essere gatti.

Conclusioni

In questo articolo esaustivo abbiamo cercato di mettere insieme i consigli più utili su come prendersi cura di una gatta incinta e dei suoi piccoli. Ricordate che potrete cercare una famiglia per loro non prima delle 8-9 settimane.

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