Quando si parla di animali domestici, i cani vengono sempre lodati per la loro addestrabilità e la loro propensione a rendersi utili. Questo porta gli amanti dei cani a sorridere quando un proprietario di gatto loda l’intelligenza del suo felino domestico.
In effetti i gatti sono tutt’altro che incapaci di imparare. Semplicemente, non sono portati a obbedire. Al contrario, possono adottare tecniche di manipolazione mentale per portare l’umano a fare quello che vogliono. In questo articolo vedremo in che modo il complesso cervello dei gatti rientra tra i più performanti in natura. Fatelo leggere a chi scredita l’intelligenza dei gatti: lo costringerete a ricredersi.
Il cervello del gatto: le dimensioni non contano
Il cervello di un gatto occupa solo circa lo 0,9% rispetto alla massa corporea. Questo sembra un numero piccolo, se consideriamo che il cervello umano occupa circa il 2% della massa e quello dei cani circa l’1,2%. Ma le dimensioni non sempre contano. I Neanderthal, gli ominidi che si estinsero più di 20.000 anni fa, avevano cervelli più grandi dell’Homo Sapiens. Nonostante questo scomparvero mentre i Sapiens prosperarono, vincendo nel gioco della sopravvivenza.
Le piegature presenti sulla superficie del cervello e la struttura dello stesso contano più delle dimensioni. A differenza di quello dei cani, il cervello dei gatti ha una superficie con un elevato numero di pieghe e una struttura simile a quella umana. Nei gatti, inoltre, la corteccia cerebrale è più grande e complessa rispetto a quella dei cani.
La corteccia cerebrale è responsabile dell’elaborazione delle informazioni. È la sede del processo decisionale e della risoluzione dei problemi. Interpreta anche gli input provenienti dai sensi e dell’elaborazione emotiva. È coinvolta nella pianificazione dell’azione, nell’interpretazione delle varie forme di comunicazione. Infine, è responsabile della memoria a breve e lungo termine.
La corteccia cerebrale dei gatti contiene circa 300 milioni di neuroni, mentre nei cani la corteccia conta circa 160 milioni. I gatti sono tra gli animali con il più alto numero di cellule nervose nelle aree visive del cervello, superando perfino gli esseri umani.
Specie diverse, intelligenze diverse
Allora, se i gatti sono così intelligenti, perché non li usiamo come gatti poliziotto, gatti da soccorso e gatti per non vedenti? Forse perché, come detto, i gatti sono troppo intelligenti per essere ridotti in schiavitù dagli umani. A parte gli scherzi, i cani hanno chiaramente un QI sociale più elevato rispetto ai gatti. Sono disposti a tutto pur di ricevere un dolcetto o un sorriso da parte del loro proprietario.
I gatti non farebbero mai nulla che non vogliono. Tuttavia, sono perfettamente in grado di risolvere problemi cognitivi più difficili rispetto ai cani, ma solo se ne hanno voglia.
I cani, inoltre, sono stati selezionati proprio per la loro capacità di svolgere dei lavori. I gatti, invece, no. C’è una ragione per questo: i gatti sono più impulsivi dei cani e hanno meno pazienza. Non tollerano situazioni frustranti per lunghi periodi di tempo. Se un’attività non è gratificante per loro, preferiscono fare qualcos’altro, come tornarsene a dormire in attesa dell’ora di pranzo.
In che modo il gatto dimostra la sua intelligenza
Ecco tutti i modi il tuo gatto dimostra ogni giorno la sua intelligenza.
- Risolve problemi e affronta situazioni complesse per raggiungere un obiettivo, come aprire una porta o recuperare un giocattolo da un luogo difficile. È capace di trovare soluzioni creative.
- Impara in fretta, capisce istantaneamente l’uso di una nuova lettiera, di una struttura per arrampicarsi o dei giochi interattivi.
- Comunica con te, utilizza posture, movimenti della coda e suoni specifici per esprimere desideri o stati d’animo.
- Si abitua rapidamente a nuove routine, ambienti o persone, mostrando ottima flessibilità mentale.
- Ha ottime abilità di caccia e usa strategie sofisticate per catturare prede o giocattoli, dimostrando astuzia e pazienza.
- Imita comportamenti umani o di altri animali, come aprire una porta o bere da un rubinetto.
- Ricorda la posizione di oggetti specifici, i tuoi orari o le persone a distanza di tempo.
- È empatico, capisce quando sei triste o felice, quando gli parli con toni dolci o quando sei di fretta o arrabbiato, agendo di conseguenza.
- Ha doti strategiche, utilizza tattiche differenti durante il gioco o per raggiungere un obiettivo, dimostrando così un buon pensiero critico.
- Si fa capire e ti fa fare quello che vuole. Se è ora di pranzo e sei impegnato, il gatto farà qualcosa per richiamare la tua attenzione, come girarti intorno, buttare per terra oggetti o fare rumore. Se vuole attenzioni e non gliene dai, comincia ad emettere miagolii dolci o fa gli occhioni da cucciolo.
Conclusioni
Dunque sì, i gatti sono molto intelligenti. Anche il più pigro e disinteressato, prima o poi, ti sorprenderà con un gesto particolarmente furbo che ti farà ricredere sulle sue doti cognitive. È importante, tuttavia, che un micio abbia sempre degli stimoli mentali, in modo da mantenere attivo il suo piccolo cervello.
Fornirgli un ambiente adatto in cui correre, giocare, arrampicarsi, nascondersi e simulare la caccia è un buon modo per stimolare le sue abilità cognitive. Procurargli dei giocattoli per gatti interattivi o dei puzzle e giocare con lui regolarmente è un’altra soluzione. Vedrai, più mantieni il cervello del tuo gatto attivo, più avrai storie feline divertenti e incredibili da raccontare agli amici o da postare sui social.